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Metodologia

Il calcio, come del resto il mondo in generale, è in continua evoluzione.

Si è passati da un gioco molto individuale, caratterizzato da ampi spazi e bassa intensità, ad uno sempre più veloce e cognitivo in cui viene chiesto al calciatore di risolvere efficacemente situazioni di gioco sempre più complesse, il tutto nel minor tempo possibile.

La Virtus Faenza A.S.D vuole seguire questa evoluzione e quindi le teorie scientifiche più attuali e non rimanere ferma a metodiche che la scienza ha sconfessato.

Un tempo si pensava che gli stimoli sensoriali (ciò che vediamo, che sentiamo, ...) procedessero in forma sequenziale, prima verso le aree cognitive poi verso quelle motorie, la teoria dell'apprendimento ci indicava che prima bisognava conoscere e poi fare (partire dagli esercizi per costruire capacità e abilità per poi trasferirle nel gioco).

Oggi con la scoperta dei "neuroni specchio", cellule nervose che non si accendono per innescare singole azioni di vari segmenti corporei, ma che si attivano quando si compie un'attività motoria finalizzata, caratterizzata da comportamenti complessi che mirano a un obiettivo preciso garantendo risposte veloci e efficaci, si apre una nuova strada, non più conoscere per fare, ma fare per conoscere (partire dal gioco con l'obiettivo di consolidare questi neuroni creando così un bagaglio di  esperienze fondamentali per il calciatore). 

Il nostro progetto, attraverso questa metodologia, mira a formare calciatori completi, capaci di riconoscere e di risolvere le varie situazioni, con intelligenza, capacità (coordinative e condizionali) e abilità (tecniche), apprese in funzione delle conoscenze del gioco.

Siccome nessun miglioramento è possibile senza la necessaria motivazione, attenzione, autostima e determinazione, è indispensabile agire sulle qualità caratteriali di ogni ragazzo, le quali non derivano, come si pensava da doti innate, ma in gran parte da stimoli ambientali e quindi ampiamente migliorabili.

Il calcio, che è una straordinaria metafora di vita, va perciò utilizzato per favorire l'apprendimento di queste doti e di quei valori oggi in forte declino (spirito collaborativo, altruismo, socializzazione, amicizia, fratellanza, gratitudine, impegno, rigore, puntualità, flessibilità, solidarietà, rispetto, generosità, coraggio, tenacia...) che servirà al calciatore per resistere a tutte le difficoltà che incontrerà durante il percorso formativo e al futuro adulto per confrontarsi con quelle che la vita quotidianamente propone.